E’ ancora presto per capire con esattezza quello che è successo e che sta succedendo. Come per tutte le storie di intelligence si saprà qualcosa di certo solo fra 40, 50 anni: in genere un tempo comunque sufficiente perché le persone coinvolte siano passate a miglior vita. Ciò nonostante voglio fare ugualmente qualche considerazione. Non è una vera e propria novità. Già al liceo il professore di chimica che era anche quello che curava l’aula di informatica ci parlava con entusiasmo “nerdofilo” di Echelon. Un orecchio gigantesco che intercettava, ascoltava, analizzava le parole chiave di ogni nostra conversazione telefonica o virtuale. Ieri Echelon, oggi Prism. E chissà cosa in futuro. Se un domani dal data screening Usa verrà ritenuto di interesse seguire le azioni della mia persona, gli yankee potranno con semplicità ottenerne una sorveglianza visiva, integrandola con l’ascolto delle mie telefonate, la lettura delle mie mail, la verifica delle mie transazioni bancarie e le informazioni desumibili dagli status del mio Facebook o delle persone a me vicine: tutto in tempo reale. E ovviamente di Zoon Politikon: questo blog! 🙂
Si può sostenere che si paga in privacy per comprare sicurezza. Francamente è un discorso che ci può stare ma bisogna ben definire quali sono le libertà che siamo disposti a sacrificare. E tutto va fatto in maniera democratica. Per esempio in questa ottica rientrano gli avanzamenti e le innovazioni tecnologiche di un paese: i brevetti per intenderci? In questo caso sono in gioco l’economia e la tecnologia e non può essere tollerabile. E’ solo un esempio naturalmente ma il punto è che ci sono alcuni aspetti della nostra vita e delle nostre informazioni che non devono essere suscettibili di controllo da parte dell’arroganza dell’ Impero. Gli USA devono capire che i rapporti di forza sono cambiati e non possono prescindere dal dialogare e rispettare l’Europa e i suoi stati membri. Certe cose fra alleati non si possono fare. Sono cose che si fanno solo tra centro e periferia dell’ Impero. E se è evidentemente ancora il caso forse è anche colpa di una integrazione europea che non c’è stata in tutta la sua interezza che avrebbe dato più dignità e più forza all’ Europa per tutelare i suoi interessi politici, economici e di sicurezza.

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