Come quando i bambini fanno i capricci e rompono il giocattolo quando stanno per perdere, Nazionalizzando Saint-Nazaire, Parigi dimostra di non aver intenzione ammettere la vittoria dell’Italia e il suo primato nella cantieristica europea. Non lo può permettere anche al costo di rompere il balocco, di distruggere il sogno di creare un polo europeo in grado di competere con Cina e Corea. Anche il costo di veder chiusi gli storici cantieri, L’Italia non può vincere.
Così il genio acclamato della politica europea ha scelto di scaricare Fincantieri. Il colosso italiano in uno dei pochi settori in cui l’Italia è indiscutibilmente leader nonostante la crisi e il tracollo della cantieristica navale mondiale.
Se è vero che i cantieri di Stx France sono specializzati proprio nella ramo civile (navi passeggeri e da crociera)
la crescita nel ramo militare degli ultimi anni è arrivata anche e soprattutto ai danni della Francia. Parigi ha cercato fino all’ultimo di ostacolare le commesse miliardarie che gli arabi hanno assegnato a Fincantieri.
La cantieristica italiana non ha rivali dunque, soprattutto in Francia e dunque è così spiegata la controffensiva dell’Eliseo sui cantieri della Loira. Grazie a un accordo del 2008 con Dcns, Stx France è infatti l’unico cantiere di Francia in grado di costruire unità navali da oltre diecimila tonnellate (portaerei, portaelicotteri e navi da supporto logistico) destinate a soddisfare le esigenze della Marina militare francese come di clienti internazionali.
La Francia di Macron non ha nessuna intenzione di cedere all’Italia lo scettro di paese-guida nel processo di rafforzamento della cantieristica europea. Anche a costo di rischiare l’affondamento dei suoi storici e prestigiosi cantieri che, dopo il fallimento sudcoreano e l’uscita di scena di Fincantieri, restano privi di un valido partner industriale.
Il passaggio di Stx France sotto l’ala del colosso italiano avrebbe messo in moto un significativo processo di riassetto dell’industria navale europea andando a costituire il nucleo di un polo capace di sfidare lo strapotere dei colossi asiatici nella cantieristica civile oltre che di attrarre nuovi attori europei interessati al business delle costruzioni navali di tipo militare. Ma per Macron, campione della sinistra europea, questo non ripaga del vedere tutti i giorni il tricolore con il verde al posto del blu sopra i cantieri di Saint-Nazaire. E questo mi fa ricordare il padre fondatore Jean Monnet quando disse: l’Europe n’a jamais existé.

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