5400726577_f0bbea31dc_z
Voce di Mantova, Sabato 21 gennaio, p.1
“Non entro nel merito dell’errore o prassi e nemmeno della manovra che ha fatto il Concordia, dopo l’incidente. Ma che manovra! La magistratura deciderà se le mie sensazioni sono corrette e com’è andata davvero.
Invece vorrei proporre un’altra riflessione perché rimango inorridito adosservare il senso più becero della morale di Popolo ( si, caro professore che non volevi che scrivessi “Popolo” tanto meno con la maiuscola, ma “elettorato”, questo è,invece, proprio Popolo, in senso stretto, e nel senso più basso del termine: una massa ottusa violenta e pericolosa che volentieri lincia, per vincere la noia.
E, in questo caso si parla di linciaggio mediatico, ovviamente. E la battaglia è, però, sempre contro il più debole, contro quello che non ha scuse. Insomma contro cioè chi è facile attaccare, perché se fosse difficile o se richiedesse impegno intellettuale che non sia luogo comune, nessuno si schiererebbe. La dualità della moralità di popolo fa vomitare ma è potente. L’avevano capito già nel medioevo, quando la pena più grave era la gogna. E noi a Mantova abbiamo ancora la nostra torre della Gabbia a ricordarcelo. E in alcune storie la “gente” tirava sassi e monetine al colpevole per poter “fare del male”, aumentarne la sofferenza, ma sentendosi dalla parte giusta. Ecco dunque cos’è per me la moralità di popolo: fare del male ma con la presunzione di essere dalla parte del giusto.
Non è forse questa nell’allegoria cattolica la vera arma di Satana?
La nostra televisione, i nostri politici, i nostri media hanno fino all’altro ieri chiamato eroico chi era omertoso e mafioso e oggi spingono la gente ad odiare e rivolgere i propri istinti più bassi verso il malcapitato di turno. Nella crisi della comunicazione televisiva dominata dal binomio spread e Berlusconi, una vittima sacrificale che mettesse un po’ di ordine su cosa è giusto e cosa è sbagliato  è quello che ci voleva.
Ma io invito gli uomini di buon senso, a riflettere e a non farsi portare al macello intellettuale insieme agli altri. E quanti che sono! Io non ci sto, non ci sto a “dare addosso” a uno per sentirmi meglio io. A stare in maggioranza perché è conveniente. Questa io la chiamo viltà ed è quanto di peggio possa generare un essere umano. E’ la quintessenza della vergogna e della spregevolezza sia che si tratti di Schettino, della Gogna medioevale o di quella televisiva.
Invece tutti, ma proprio tutti dall’ottimo Mentana alla coppia formata daFederica Panicucci e Paolo Del Debbio (eh si, mi è toccato di vedere anche Mattino 5 in queste ore attaccato alla TV) sono pronti a schierarsi contro Schettino senza se e senza ma, ma di certo a favore del grande comandante della capitaneria di porto in onore ad una morale di Mare che loro nonsanno nemmeno cosa sia.”
Categories: Cronache Virgiliane

Leave a Reply