La lettera di Di Maio al Corriere della Sera c’entra il problema, perfetta!!!! Sottoscrivo in pieno.
Seleziono per i lettori di Zoon Politikon 1960, i punti migliori anche se mi spiace troncare gli altri perché la lettera è tutta sottoscrivibile nella sua versione integrale al 100%
“Caro Direttore,
da quando sono stato eletto deputato ho potuto comprendere che troppo spesso, in Italia, l’agenda delle riforme non è dettata da razionali obiettivi riformatori, […] Con superficialità, da anni viene dato per scontato che il problema dei problemi che affligge il nostro sistema istituzionale è il bicameralismo perfetto, […]
Il bicameralismo perfetto rappresenta invece un virtuoso meccanismo tramite il quale il Parlamento è in grado di ponderare adeguatamente le scelte complesse e delicate che si trova ogni giorno ad affrontare.
[…]
La Costituzione e i Regolamenti parlamentari vigenti contengono gli strumenti che consentono ad una maggioranza parlamentare di legiferare in tempi rapidi:
[…]
Trovo semplicistico trattare la questione delle riforme con la calcolatrice, anche perché – in questo caso – i risparmi sarebbero davvero trascurabili. Basti pensare che il Senato verrebbe trasformato e non soppresso, per cui sarebbe sempre necessaria una Amministrazione servente, il cui costo non sarebbe quindi eliminato. Al contempo, il numero dei deputati rimarrebbe invariato.
[…]
Spero che ci sarà un’ampia e approfondita riflessione sul valore e sul ruolo della nostra Camera alta”.
Luigi Di Maio