So di essere in controtendenza, ma tra gli aspetti positivi di non essere più iscritto a un partito c’è sicuramente anche quello di poter dire quello che penso (e questo l’ho sempre fatto) senza rendere conto a nessuno.
La mia impressione sull’argomento è che degli F35 non se ne possa fare a meno. Il problema semmai è di controllare che le spese non vengano gonfiate come spesso accade in Italia.
La premessa d’obbligo è che chi vuole azzerati i budget per la difesa ragiona spesso ideologicamente. Bisogna invece ricordarsi che il nostro paese ha sottoscritto degli accordi e deve adempiere a dei doveri internazionali: ONU, NATO e PESC, anche se quest’ultima è un pilastro dimenticato e ricoperto di edera dell’Unione Europea.
Il dovere, in tempo di ristrettezze economiche, è di agire sempre da buon padre di famiglia.
Ma se a casa mia dobbiamo decidere se comperare un’auto nuova, proviamo a discutere e a capire se il noleggio di una macchina non costi alla lunga di più dell’acquisto di una macchina nuova. Oppure, in un paragone molto più simile alla situazione specifica, se i costi per aggiustare di tanto in tanto la vecchia Ford Escort, che deve rifare oggi i freni, domani la pompa di iniezione, dopodomani chissà cosa, non siano troppo alti, tanto da giustificare l’acquisto di una nuova auto.
L’impressione è che in quanto a aeronautica in Italia siamo messi più o meno così.
Le nostre “macchine”, sono tutte vecchie, tranne che per i nuovi EF che insieme a Germania, UK, e Spagna costruiamo.
Ci sono da spendere, diciamo, 3 miliardi di euro per avere l’aeronautica a posto, sono numeri non discutibili.
Le nostre due portaerei, la Garibaldi e la Cavour, che assieme costano qualcosa come 2,5 miliardi di euro, sono piccole ed e’ un dato di fatto. Non possono ospitare aerei normali, ma solo aerei a decollo verticale o a decollo breve. Le abbiamo così perché così costavano di meno. Costavano meno ma comunque avrebbero potuto ospitare gli F35, che si prevedeva di costruire. Gli Harrier che abbiamo sono vecchissimi e ne abbiamo solo una quindicina.
Il punto comunque è uno solo. Al momento la nostra difesa non è autosufficiente e resta da decidere politicamente se la difesa del nostro Stato sia una priorità oppure no. Io credo di si perché è evidente che le guerre future si giocheranno nel Mediterraneo. Bisogna lavorare intensamente per la pace è chiaro, fino all’ultimo e anche un po’ oltre, creando le condizioni per una stabilità del Mediterraneo ma in caso di guerra, nel caso malaugurato che non se ne possa fare proprio a meno bisogna senza dubbio essere indipendenti e senza dubbio in grado vincere.

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