Chi sono,
Non si può scrivere una biografia da soli senza che diventi un’ autobiografia. Siccome era una biografia che volevo pubblicare, ho chiesto di scrivere qualche riga su di me a mia cugina Natasha Silvia Ghidellli che mi conosce tanto bene dato che le due famiglie sono praticamente una sola.
Natasha scrive:
“Emanuele è nato a Mantova il 27 novembre 1981 a Governolo, piccolo paesino legato alla sua Storia e alle sue tradizioni. Del piccolo paese porta nel cuore i ricordi delle cose semplici, i giochi e le esplorazioni con la cugina e gli amici. Dopo aver conseguito la maturità scientifica ha intrapreso gli studi politici. Si è laureato alla Nottingham Trent University e ha frequentato i corsi di specializzazione presso la Sussex University in Inghilterra.
La laurea arriva a 24 anni con una tesi intitolata ” A fatality for Europe? Cultural Relativism and Clash of Civilization ” nella
quale ha teorizzato lo scontro di civiltà sotto nuove e originali ottiche. Download it. La discussione della tesi non è stato solo un obiettivo raggiunto ma anche l’occasione per focalizzare meglio quello che sarebbe stato il suo impegno futuro nella politica, intesa come capacità di dare riposte concrete e coerenti alle domande e ai problemi della società. Mentre le decisioni politiche di alcuni amministratori locali, i problemi li creavano, ha cominciato ad occuparsi meno delle pure teorie e dei concetti che si trovano sui libri di teoria politica e a partecipare come spettatore ai consigli comunali.
Durante le elezioni dell’aprile 2005 è stato eletto consigliere della circoscrizione centro a Mantova e da allora partecipa in modo attivo alla vita politica della città. Eletto nelle file di Forza Italia, è sempre stato in contrasto con quel partito per l’innovazione delle sue idee e per non essersi sottomesso agli ordini dell’alto quando il partito si trasformava rapidamente da un partito liberale di massa a un partito “sultanistico”. Nonostante questo è riuscito a ottenere la carica di vice-cordinatore provinciale dei Giovani e la candidatura.
Ma le divergenze ormai erano insanabili. Tra queste la più insostenibili sono di certo dovute al problema del nucleare e al problema della questione morale. In merito a questi due temi in circoscrizione e durante la sua attività istituzionale di consigliere propone e ottiene numerose deliberazione a favore dell’ambiente e dell’etica pubblica.
Assiste con costernazione al discorso “del 18 novembre 2007 di Berlusconi giornalisticamente ricordato come “discorso del predellino” in Piazza San Babila perché i toni forti presagivano una rivoluzione di ideali e di metodo politico.
Proprio mentre il PDL ottiene il comune della città di Mantova, proprio mentre i suoi colleghi di partito spartiscono il bottino e le spoglie di una decennale guerra di opposizione Emanuele non aderisce al PDL e assiste alla finestra all’orrendo spettacolo della divisione degli scranni dopo la vittoria del Centro Destra a Mantova.
Anche per questa coraggiosa scelta all’insegna della libertà di pensiero mi piace riconoscerlo in questa frase di Gandhi: ” Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo”.
Natasha Ghidelli