Pubblico qui di seguito l’intervento di Sartori sul vincolo di mandato imperativo che giunge dopo molto tempo dal mio di analogo senso.
E’ chiaro che Sartori non mi legge né ovviamente oso pensarlo. Comunque essere giunto alle stesse conclusioni mi da una certa soddisfazione…me lo consentirete 🙂
Pubblico solo le parti che, secondo me, sono importanti. Chi vuole leggere anche la critica al grillismo e all’ europeismo all’ italiana lo può facilmente trovare su internet.
L’Italia pullula di giuristi e anche di giuristi davvero insigni. Eppure a nessuno di loro è venuto in mente, a quanto pare, l’articolo 67 della nostra Costituzione, per il quale «ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato». Questa disattenzione è spiegabile? Forse sì, perché le nostre facoltà di Giurisprudenza si sono chiuse in un «formalismo» così introverso da ignorare una norma inserita in tutte le costituzioni delle liberal democrazie europee sin da quando fu stabilita dalla Rivoluzione Francese.
e ancora…
Nelle nostre facoltà di Legge si insegna storia del diritto italiano (come è giusto che sia) ma non si insegna storia del costituzionalismo. Incredibile ma vero.
e ancora…
Il risultato è che ai nostri costituzionalisti sfugge che il divieto del mandato imperativo istituisce la rappresentanza politica dei moderni. [..] Il divieto del mandato imperativo è dunque vitale per un sistema di democrazia rappresentativa. Se togli questo divieto la uccidi.
[…] i giuristi della Corte costituzionale non possano ignorare il problema e nemmeno lo dovrebbe ignorare, mi sembra, il presidente della Repubblica.